Quale caminetto scegliere? Consigli per scegliere il più adatto alle tue esigenze

Un caminetto fa molto di più che riscaldare semplicemente una stanza. Un camino d’interni trasforma la sensazione che si ha entrando in una stanza, rendendola romantica e accogliente.

Esistono differenti tipi di alimentazione per i camini d’interno:

  • A pellet: presentano una camera chiusa, schermati normalmente da una lastra in vetro. Usanobiocombustibile ottenuto dagli scarti del legno, offrendo una soluzione ecologica a bassa emissione di gas e un riscaldamento ottimo. Gli inserti permettono l’accensione e lo spegnimento in modo automatico.
  • Elettrico: funziona solo con la corrente elettrica riscaldando per irradiamento, ha un costo dunque di alimentazione piuttosto elevato. Va bene in ambienti piccoli e possiede una fiamma finta. Alcuni hanno anche diverse varietà di effetti di fuoco, il che permette di personalizzarli.
  • Bioetanolo: prodotto dalla fermentazione di sostanze vegetali, il bioetanolo è un liquido che si versa direttamente nel bruciatore, riscaldano piuttosto bene con costi contenuti. Non sono provvisti di canna fumaria e non hanno bisogno di interventi prima di venir installati.
  • A legna: i caminetti a legna per interni sono sicuramente i più in grado di creare un’atmosfera magica. Comfort, calore, romanticismo con un prezzo imbattibile, il costo della legna da ardere infatti è piuttosto basso, se autoprodotta poi quasi nulla.

Come scegliere un caminetto? Criteri da considerare

Quale camino a legna scegliere per il tuo appartamento? Ci sono vari criteri da tener conto per fare la scelta giusta. Vediamone alcuni.

1. Potenza di riscaldamento necessaria

Per ottenere un funzionamento del caminetto perfetto, che scaldi bene la casa, si deve calcolare quanta potenza è necessaria. Per ottenerla bisogna tener conto di alcuni fattori:

  • La superficie da dover riscaldare in metri cubi
  • se il caminetto dovrà fare da riscaldamento principale o secondario
  • se i muri offrono un buon isolamento dall’esterno
  • tener conto della zona in cui si vive.

Una volta analizzati i dati la cosa migliore da fare è chiamare un esperto, in grado di dare i giusti consigli.

2. Dove installare il caminetto?

Quando immaginiamo un caminetto lo consideriamo come il centro del tepore della casa, anche affettivo, un posto dove tutti si riuniscono a chiacchierare. Scegliere dove installarlo dovrebbe essere la prima considerazione da fare, perché da questa dipenderà la sua efficacia.

Affinché il caminetto funzioni correttamente è necessaria la presenza di una canna fumaria, o il fumo invaderebbe i locali.

Se si stanno progettando o ristrutturando i locali di una casa, si può far inserire la canna direttamente nel muro. Se invece il caminetto dev’essere installato in un locale già esistente, si può installarla a parete rivestendola magari con del cartongesso.

Un altro fattore da tenere a mente è se ci sono altre fonti di riscaldamento, per evitare il formarsi di zone calde e zone fredde.

La scelta più amata è quella di posizionare centralmente il caminetto, su una parete del soggiorno, dove lo si trova nella maggior parte delle case tradizionali. Ma anche abbellire un angolo può essere una valida alternativa di stile e saprà dare atmosfera ricercata alla vostra stanza.

Se state pensando di installare più caminetti, prendetevi il tempo di pensare dove posizionarli tenendo conto sia del punto di vista estetico che funzionale. Potrete liberare il piccolo designer d’interni che vive in voi.

3. Come avere un buon tiraggio

I caminetti possiedono un sistema di tiraggio che assicura la giusta circolazione, tra l’aria calda prodotta dalla combustione che tende a salire, dalla fonte di calore verso l’esterno, passando dalla canna fumaria e dal comignolo, e l’aria fredda che ha un moto al contrario.

Installando una griglia d’aria all’interno o in prossimità del caminetto il flusso d’aria aumenterà.

Per avere un buon tiraggio della canna fumaria ed evitare che il fumo invada la casa, è buona norma che venga costruito senza deviazioni e con una forma circolare. Si raccomanda di effettuare la pulizia del camino almeno una volta l’anno, o più, a seconda dell’uso che si fa.

Il comignolo, invece, in quanto esposto agli agenti esterni deve possedere una copertura, affinché pioggia, vento, non entrino in casa.

Assicurarsi anche che il fuoco continui a bruciare bene, perché in questo modo si mantiene anche la trazione della canna fumaria e si riduce il fumo del caminetto.

L’altezza dal comignolo al camino per consentire un buon tiraggio deve essere almeno di 5 metri e il comignolo dev’essere sempre esposto ai quattro venti, deve quindi andare oltre il punto più alto del tetto.

4. Quale rivestimento scegliere?

Il camino è sempre stato il punto focale della casa, ma recentemente è diventato un vero e proprio valore aggiunto. Il rivestimento è la parte estetica esterna di un camino e può trasformare la casa con un tocco moderno, oppure infondergli un caldo stile tradizionale.

Il rivestimento può essere realizzato tanti materiali diversi: legno, metallo, ceramica, pietra, marmo, mattoni, anche combinati tra loro.

Un rivestimento in mattoni o marmo è una scelta che ben si sposa con ogni tipo di parete, sono infatti materiali versatili.

Si può scegliere uno stile che si accordi con la casa, armonizzarsi nei materiali scelti e volendo anche nei colori. Al contrario scegliere un rivestimento che spicchi in quanto differente. La copertura in cartongesso dipinta di bianco metterà in risalto gli elementi del camino.

Il tipo di rivestimento scelto avrà un impatto sull’estetica complessiva della casa, quindi è importante sceglierne uno che offra l’aspetto giusto.

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