Conoscere la normativa sulle canne fumarie risulta quasi un obbligo da parte di chiunque desideri costruire o installare un camino tradizionale. Il regolamento per una canna fumaria varia in base a numerosi fattori come: il tipo di combustibile che servirà al focolare, il Comune di residenza oppure zone particolari in cui è situata l’abitazione.
In questo articolo cercheremo di fare chiarezza circa la legislazione sulle canne fumarie anche se, in casi come questo, è bene consultare sempre un esperto che si occupi di costruire una canna fumaria a norma di legge.
Cosa dice la legge sulle canne fumarie?
Una canna fumaria a norma dovrebbe sempre essere in grado di espellere gli scarti tossici derivanti dalla combustione di un camino – oppure una stufa – verso l’esterno dell’abitazione.
La normativa circa le canne fumarie è davvero variegata e dipende innanzitutto dalla tipologia di combustibile necessario a far funzionare il camino o la stufa.
In linea generale ogni canna fumaria dovrebbe scaricare i fumi verso il cielo ma anche in questo caso esistono normative differenti che permettono l’installazione di una canna fumaria in posizioni diverse dalla sommità di un tetto. Nello specifico questi casi particolari riguardano:
- le canne fumarie a condensazione;
- le canne fumarie collettive o a scarico a parete preesistenti;
- l’installazione vincolante dovuta a edifici storici oppure sotto tutela;
- l’installazione di sistemi ibridi come ad esempio caldaia e pompa di calore.
Per tutti i sistemi di combustione alimentati a legna o altri biocombustibili solidi, la norma vigente predispone gli scarichi dei fumi a tetto eccetto per le deroghe sopra elencate.
Normativa sulle canne fumarie per i camini a legna
La normativa sulle canne fumarie per i camini a legna segue i principi elencati all’interno di varie regolamentazioni tra cui:
- il D.Lgs. 3 aprile 2016: definisce le varie biomasse adatte alla combustione;
- la norma UNI 10683/2005 e relativa integrazione del 2012: regola installazione e controllo di camini o stufe alimentati a legna o altre biomasse solide;
- la norma UNI EN 13501-1: regola la gestione dei fumi per gli impianti visti nel punto precedente.
In linea generale queste canne fumarie hanno l’obbligo di scarico a tetto – eccetto per le deroghe viste prima – e ogni canna fumaria deve essere di classe A1 nonché in possesso della marcatura CE.
Il canale da fumo ossia il condotto che collega il camino o la stufa alla canna fumaria deve essere sempre ispezionabile e coibentato, deve garantire la pulizia e il recupero della fuliggine ed essere in grado di tenere in maniera adeguata alla combustione.
Anche il comignolo segue delle regolamentazioni specifiche e deve garantire la corretta dispersione dei fumi al di fuori della “zona di reflusso”, in cui è possibile la formazione di contropressioni che andrebbero a spingere il fumo tossico all’interno della canna fumaria.
Normativa sulle canne fumarie per stufe a legna
La normativa sulle canne fumarie per stufe a legna prevede sempre che essa lavori a pressione negativa. La canna fumaria per le stufe a legna deve essere inoltre installata seguendo le distanze di sicurezza per l’attraversamento dei materiali combustibili: tali indicazioni vengono rilasciate dal fabbricante ma sono responsabilità dell’installatore.
Sono da prediligere le canne fumarie a sezione circolare e l’andamento dovrebbe essere sempre verticale con un massimo di 2 curvature per cambio direzione con un angolo da 45°.
La dimensione della canna fumaria dipende dalla grandezza della stufa da agganciare e dal combustibile da utilizzare (legna o pellet). I calcoli necessari a questo scopo sono descritti all’interno della UNI 13384.
Normativa sulle canne fumarie per stufe a pellet
La normativa per stufe a pellet segue le stesse dinamiche prese in considerazione per le stufe a legna.
Chi può installare una canna fumaria?
La regolamentazione delle canne fumarie così come l’installazione, i controlli e la manutenzione devono essere sempre affidati a professionisti del settore che, tra l’altro, si occupano anche di stabilire con esattezza i corretti parametri definiti dalle norme vigenti.
Quanto devo essere alte le canne fumarie?
L’altezza corretta per una canna fumaria viene stabilita in seguito a un sopralluogo da parte dell’operatore specializzato che terrà conto del tipo di impianto da realizzare, della tipologia di combustibile prevista e della struttura di copertura dell’edificio.
In generale l’altezza preferibile per una canna fumaria è di 50/100 cm rispetto al colmo del tetto, pertanto è fondamentale effettuare dei calcoli precisi che tengano conto dell’inclinazione del tetto e della distanza tra colmo del tetto e camino.
Queste informazioni vanno sempre prese con cautela: le normative sull’altezza della canna fumaria cambiano in base al Comune.
Come si certifica una canna fumaria?
La certificazione della canna fumaria viene rilasciata dagli operatori che si occupano dei lavori di installazione e progettazione della stessa.
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